A cura di Redazione
Il problema
La sindrome dell’apnea notturna consiste in ripetuti arresti della respirazione durante il sonno, che possono giungere ad essere diverse centinaia nel corso della notte.
Si tratta di una patologia emergente e sempre più diffusa tra la popolazione, con un’incidenza doppia per il sesso maschile.
L’apnea nel sonno è una patologia cronica che disturba il paziente e gli impedisce di avere un sonno profondo, determinando così una scarsa qualità del sonno e un notevole peggioramento del benessere diurno. L’apnea è infatti una delle cause più frequenti della “sonnolenza e della stanchezza diurna”.
La maggior parte dei pazienti che soffrono di tale disturbo non sa di essere malato e sono i familiari o il partner ad accorgersi dei sintomi.
Esistono, sostanzialmente, due tipi di apnee notturne, l’apnea notturna ostruttiva e l’apnea notturna centrale.
La tipologia più comune è l’apnea ostruttiva, in cui le vie respiratorie vengono ostruite durante il sonno rallentando o interrompendo la respirazione: qualora si tentasse di respirare, l’aria che attraversa l’ostruzione può causare un forte russamento. L’apnea ostruttiva del sonno è più diffusa tra i pazienti in sovrappeso ma può colpire chiunque, anche i bambini, che spesso soffrono di questo disturbo a causa delle tonsille ingrossate. Il rischio di essere colpiti da questo disturbo aumenta con il passare degli anni e, in particolare, se ci sono precedenti nella famiglia.
L’apnea centrale nel sonno può colpire chiunque, ma è più diffusa tra i pazienti che soffrono di determinate patologie o usano alcuni farmaci.
L’apnea centrale nel sonno può colpire il paziente insieme all’apnea ostruttiva, oppure può presentarsi da sola.
I sintomi più significativi dell’apnea notturna sono dunque:
- Russamento forte (non però nell’apnea centrale);
- Pause nella respirazione;
- Mal di testa mattutino;
- Urinazione all’alba;
- Incubi;
- Affanno;
- Sonnolenza diurna;
- Problemi di memoria e di apprendimento;
- Difficoltà di concentrazione;
- Irritabilità, depressione e sbalzi d’umore;
- Svegliarsi spesso;
- Bocca secca e mal di gola al risveglio;
Cause
Tra le cause di apnea notturna troviamo le seguenti:
- Rilassamento dei muscoli del collo in misura eccessiva, molto diffuso a partire dai 40 anni di età;
- Farmaci con azione miorilassante, ovvero sedativi e sonniferi;
- Sproporzione tra la grandezza della lingua e delle tonsille rispetto all’ampiezza delle vie respiratorie;
- Sovrappeso: il tessuto adiposo in eccesso può determinare l’ispessimento delle pareti della trachea;
- Respirazione nasale: una buona respirazione nasale consente di mantenere la bocca chiusa durante il sonno con relativo spostamento in avanti della lingua ed una riduzione della probabilità di ostruzione. E’ importante perciò correggere patologie come deviazioni del setto, rinopatie ipertrofiche e sinusopatie croniche polipose;
- La forma della testa e del collo (struttura ossea) può essere all’origine di un restringimento delle vie respiratorie nella bocca e nel collo;
- Il fumo;
- Alcolici, per il potente effetto miorilassante dell’alcool;
- La sindrome metabolica;
- Il diabete;
Conseguenze (Pericoli)
L’apnea del sonno, se non curata, può determinare complicanze a carico dell’apparato cardio-circolatorio e una riduzione della qualità e durata della vita. Di seguito i pericoli maggiori relativi alla sindrome delle apnee notturne:
- Ipertensione, infarto, ictus, obesità e diabete;
- Aritmie o anomalie del battito cardiaco;
- Insufficienza cardiaca;
- Incidenti sul lavoro o alla guida di veicoli;
Diagnosi
La diagnosi dell’apnea notturna si basa sull’anamnesi del paziente e sui precedenti di apnea in famiglia, ma anche sui risultati dello studio del sonno. Gli specialisti in medicina del sonno si annoverano tra varie categorie di medici tra cui pneumologi, neurologi e otorinolaringoiatri.
Gli studi del sonno sono esami che misurano la qualità del sonno e la reazione dell’organismo alle difficoltà del sonno. Tra gli esami più attendibili spiccano la polisonnografia e il monitor a domicilio.
Il primo registra l’attività cerebrale, i movimenti oculari, il battito cardiaco e la pressione, ma anche la quantità di ossigeno nel sangue, il movimento dell’aria inspirata, il russa mento e i movimenti del torace.
Il secondo (esame del sonno a domicilio) registra alcune delle informazioni ricavabili dalla polisonnografia.
La cura
La terapia dell’apnea notturna mira a ripristinare la respirazione normale durante le ore di sonno e ad alleviare i sintomi quali il russamento forte e la sonnolenza diurna. Le terapie variano a seconda del grado di gravità in cui si presenta il disturbo, cioè nelle tre forme di apnea, che può essere lieve, moderata o grave.
L’apnea notturna si può trattare nei seguenti modi:
- Modifica dello stile di vita: riduzione del peso corporeo, eliminare l’uso di alcolici e farmaci sedativi, evitare di dormire in posizione supina, eliminare il fumo, cenare presto e assumere alimenti leggeri (apnea lieve);
- Uso di apparecchi ortodontici: l’apparecchio (bite) rimetterà la mandibola e la lingua nella corretta posizione, aiutando così a tenere libere le vie respiratorie durante il sonno (apnea lieve e moderata);
- Ventilatore a pressione positiva continua, ovvero una maschera che copre naso e bocca o soltanto il naso (apnea moderata o grave);
- Intervento chirurgico, effettuato per allargare le vie respiratorie, rimuovendo il tessuto in eccesso (apnea grave);
- Sorveglianza continua, nel caso di terapia con la ventilazione a pressione positiva continua;
Tra i rimedi naturali della sindrome delle apnee notturne ci sono la valeriana e gli oli essenziali di camomilla, eucalipto, lavanda ed enagra, da applicare sulle tempie con un massaggio o anche da mettere in un recipiente di acqua bollente per inalarne i vapori.