324 8942330 info@identroma.com

Batteri dentali e polmonite: la ricerca e la prevenzione

A cura di Redazione

Batteri dentali e polmonite

I batteri della bocca

Non lavarsi i denti può far male ai polmoni. Fra le conseguenze di una scarsa pulizia della bocca non ci sono solo carie e alitosi, ma anche serie infezioni alle vie respiratorie.

Il cavo orale ha, infatti, un ruolo chiave nella salute e nel benessere dell’intero organismo e i batteri della bocca devono essere tenuti sotto controllo e limitati. Non tutta la flora batterica è infatti alleata della nostra salute e anche una semplice igiene dentale realizzata da un professionista o la cura di una carie possono risultare decisive.

I due più comuni batteri nocivi sono: StreptococcusMutans e PorphyromonasGingivalis. Il primo è la principale causa di danneggiamento del dente nell’essere umano, il secondo, correlato alla parodontite, può anche determinare la perdita dei denti.

La ricerca e gli studi

Oggi, grazie a uno studio realizzato dalla Virginia Commonwealth University, è stato dimostrato che gli individui che non hanno mai effettuato una visita dal dentista hanno l’86% di rischio in più di contrarre una polmonite batterica, rispetto alle persone che si recano dal dentista una o due volte l’anno.

Si tratta di una patologia non abbastanza considerata che, solo negli States, provoca un milione di infezioni l’anno e cinquantamila decessi.

Secondo i ricercatori:

“Esiste un legame evidente tra igiene orale e polmonite e le visite dentistiche sono fondamentali per mantenere la salute in generale”

A lanciare l’allarme relativo al legame tra la scarsa igiene orale e la polmonite è anche la britannica Dental Health Foundation, che cita una ricerca in cui emerge come lo sviluppo della polmonite sia preceduto da cambiamenti nei batteri della bocca, concludendo che tale fenomeno “suggerisce un loro ruolo nel rischio di sviluppare polmonite”.

Diversi studi hanno anche rilevato un maggiore tasso di mortalità per polmonite nelle persone con un più alto numero di problemi gengivali.

Un ulteriore studio statunitense (Università di Buffalo) giunge alla conclusione che alcuni batteri, che si trovano nella placca dentale, possono raggiungere i polmoni e provocare casi letali di polmonite nei pazienti più anziani.

Gli scienziati hanno effettuato un’analisi molecolare dei batteri trovati nella bocca dei pazienti prima che questi sviluppassero la polmonite. Ben 28 dei 49 pazienti avevano nella propria placca dentale germi noti per causare malattie respiratorie. In seguito, quattordici dei pazienti hanno sviluppato effettivamente una polmonite.

Infine, in una ricerca pubblicata nel 2016 sul “NeuropsychiatricDisease and Treatment journal”, si è evidenziato come i pazienti trattati per carie dentali corrono meno rischi se paragonati a coloro che non hanno subito gli stessi trattamenti. La ricerca ha coinvolto 2001 partecipanti ai quali era stato diagnosticato il Parkinson tra il 2000 e il 2009 nelle regioni orientali di Taiwan.

La prevenzione

Tutti gli esperti concordano pertanto nell’importanza di non trascurare le cure preventive, lavandosi i denti per due minuti due volte al giorno, con un dentifricio al fluoro, utilizzando il filo interdentale quotidianamente e all’occorrenza lo scovolino, non dimenticando di ricorrere alla pratica della pulizia dei denti, almeno due volte nell’arco di un anno.