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Bite e postura: quale correlazione tra denti e schiena?

A cura di Redazione

Bite e postura - iDent Roma

C’è uno stretto rapporto tra bite e postura, perché si tratta di un dispositivo correttivo ortodontico che può allineare nuovamente le arcate dentali con un miglioramento generale del benessere psicofisico.

In Italia soffrono di mal di schiena circa 15 milioni di persone e una delle cause di tale disturbo può essere la malocclusione dentale e altri problemi ortodontici che, una volta curati, possono portare alla guarigione di alcuni tra i dolori articolari più comuni e invalidanti.

Bite e postura: la gnatologia

L’apparato stomatognatico e il benessere del corpo

La gnatologia è una branca specialistica dell’odontoiatria che cura tutte le affezioni e i disturbi relativi all’apparato stomatognatico.

Di questo fanno parte l’articolazione temporo-mandibolare, nota anche con la definizione di articolazione cranio-cervico-mandibolare.

In altre parole si tratta di tutte quelle strutture coinvolte nella masticazione, nell’articolazione dei suoni, nel movimento dei mascellari e in generale in tutte quelle funzioni che fanno capo al raccordo osteo-articolare tra le ossa craniche e la mandibola.
Il movimento di quest’ultima deve risultare fluido, senza “scatti” o fastidi, altrimenti si parla di disfunzione temporo-mandibolare.

Lo gnatologo, dunque, è colui che individua queste problematiche e, nel caso di disfunzioni, mette in atto tutte le sue conoscenze e cure mediche per ripristinare un perfetto equilibrio fisiologico.
Per arrivare a una diagnosi precisa esegue un’accurata visita obiettiva e con strumentazioni di misurazione anche della postura.
Questa può non essere corretta a causa di una malocclusione, cioè il non corretto allineamento delle arcate, del bruxismo o altre patologie dentali, come la parodontite.

Se presenti, la soluzione può essere il bite, un dispositivo in resina removibile, che si indossa durante la notte e consente di ottenere ottimi risultati riabilitativi.

Il bruxismo è un disturbo abbastanza frequente e consiste nella tendenza involontaria a digrignare i denti durante il sonno notturno. Questo “strofinio” continuo porta a consumare letteralmente i denti e a influire anche sulla salute delle gengive e del parodonto.
Può, infatti, provocare anche la parodontite, un’infezione cronica dell’osso che, nei casi molto gravi, può portare alla perdita dei denti.

La visita accurata dello gnatologo si serve di diversi test approfonditi a cominciare dalla diagnostica per immagini con la radiografia in 3D, l’elettromiografia di superficie, la kinesiografia mandibolare, per avere un quadro completo di quali potrebbero essere le cause di una postura errata e dei disturbi correlati.

Lo gnatologo lavora spesso in un contesto multidisciplinare, in quanto, dopo la diagnosi può indirizzare verso un fisioterapista posturologo, un ortopedico o un osteopata in base al problema riscontrato per completare la cure e stabilire un’eventuale e proficua collaborazione, a tutto beneficio del paziente.

È pur vero che dallo specialista in gnatologia si arriva spesso dopo molti consulti medici che non hanno trovato soluzione ai problemi articolari, al mal di schiena, ai dolori delle ginocchia, agli acufeni e all’aerofagia, cioè ai problemi di deglutizione.

Il bite è nella maggior parte dei casi risolutivo, anche senza necessità di rivolgersi ad altri medici specialisti, se non in casi particolari quanto rari.

Quale correlazione tra bite e postura?

Curare i denti per la salute del corpo

È utile chiarire cosa si intende per postura, in modo da comprendere il motivo per cui in certi casi il bite può portare benefici ed eliminare certi sintomi.

La postura è la posizione assunta dal corpo per mantenere equilibrio e stabilità sia da fermi che durante tutti i movimenti.

In questo frangente bisogna contrastare 2 forze che sono quella gravitazionale e quella centrifuga, alle quali il nostro sistema muscolo-scheletrico impara ad adattarsi in modo costante fin dall’infanzia.

La postura corretta è influenzata da diversi aspetti, tra cui i muscoli in particolare dell’atlante (la testa) e quelli della masticazione, fino ad arrivare al collo.
Questi si ricollegano direttamente alla muscolatura delle spalle, che partecipa a mantenere il giusto equilibrio.

È questo il motivo per cui una scorretta occlusione dentale può interferire in modo più o meno pesante su una buona postura, provocando sintomi che possono essere confusi con altre patologie e disturbi e pregiudicando anche la disponibilità di energia e resa muscolare.

Un disequilibrio tra questi distretti provoca,infatti, fastidi non solo a livello osteoarticolare, ma anche su altri fronti con sintomi vari.

I sintomi di una cattiva postura causata dai problemi dentali

Una malocclusione può influenzare la postura portando il corpo a doversi continuamente bilanciare rispetto a un baricentro errato.
Questo si può osservare anche dalle forze distribuite sulla pianta dei piedi, dove si “legge”, attraverso un esame apposito, il disallineamento in atto del corpo.

I disturbi che si manifestano sono dolore cervicale, mal di testa che si ripresenta anche dopo l’assunzione di farmaci antinfiammatori, problemi di respirazione che possono portare a roncopatia, tensione ai muscoli delle spalle, indolenzimento delle ginocchia, mandibola a scatto, bruxismo, infiammazione del nervo trigemino, disallineamento del bacino e possibile predisposizione alla scoliosi e/o alla lordosi.

La gnatologia si occupa anche di verificare se queste funzioni muscolo-scheletriche apparentemente lontane dalla materia odontostomatologica siano nella normalità.
Questa scienza deve quindi necessariamente ricollegarsi anche alla neurofisiologia, con cui può correggere questo squilibrio muscolo-scheletrico.

In realtà questa branca odontoiatrica ha cominciato ad affermarsi soltanto negli ultimi 2 decenni, in relazione al contesto posturale.

Molti non sanno che un mal di schiena o un mal di testa frequente e senza un preciso motivo, può dipendere anche da un’otturazione eseguita male, per cui i denti non chiudono correttamente le arcate e quindi influenzano anche l’articolazione mandibolare.

Un sintomo chiaro che induce a fare una visita gnatologica è proprio quel “click” della mandibola, che segnala un disallineamento dentale in atto.

Se questo è associato a cefalee, cervicalgia e altri sintomi citati, si potrebbe trovare la soluzione proprio nel nostro studio iDent Roma.

Può succedere che, in assenza di risultati dopo alcune cure farmacologiche contro dolori e infiammazioni, siano proprio i medici specialisti come posturologi o fisioterapisti a rimandare i pazienti dallo gnatologo.

L’uso del bite per correggere la postura

I benefici di una corretta articolazione temporo-mandibolare

Ancora oggi molti faticano a pensare che i problemi di postura si possano risolvere anche con il bite.

Come accennato si tratta di un dispositivo in resina o altri materiali che viene creato sulla base dell’impronta del paziente presa esattamente come accade per un impianto dentale.

E’ quindi una terapia d’elezione nel trattamento non solo delle malocclusioni dentali, ma anche per i casi di bruxismo nei pazienti che manifestano uno spostamento dell’articolazione temporo-mandibolare a causa di un trauma o una patologia correlata.

Una di queste stesse patologie è il sovraffollamento dentale oppure l’eruzione dei denti del giudizio, che in taluni casi si sceglie di estrarre, per evitare uno spostamento in avanti di quelli anteriori, per non creare una distorsione della chiusura delle arcate.

Il bite, inoltre, è progettato in modo da seguire i progressi per cui è destinato. Grazie a visite periodiche presso lo studio dentistico viene, infatti, riadattato e rimodellato nel tempo, per essere perfettamente coincidente con la struttura dentale riequilibrando quella osteoarticolare.

Alla luce di quanto detto, è chiaro che il rapporto tra bite e postura consiste nel fatto che l’apparato masticatorio, essendo una parte essenziale dello stesso sistema posturale, è in relazione con tutte le altre parti del corpo e su queste ha un’influenza fondamentale.

Ecco perché usando il bite molti dei sintomi descritti, che sono comunque diversi da paziente a paziente, possono essere risolti, evitando di sottoporsi a lunghe terapie farmacologiche e talvolta anche a interventi non del tutto necessari.

Si parla, dunque, di gnatologia posturale che evidentemente rappresenta la fusione di 2 scienze mediche dirette a risolvere tutti quei problemi dentali che si ripercuotono sul benessere fisico.

Il bite per risolvere il bruxismo

Come curare il digrignamento dei denti con il bite

Un ulteriore disturbo che influenza la postura è il bruxismo, la cui causa è da ricercare non solo nella malocclusione, ma anche nei periodi di forte stress e pressione psicologica.

Si tratta di un movimento involontario che porta a digrignare i denti fino a creare vere proprie patologie nel lungo periodo, che vanno a danneggiare l’integrità dentale, dei tessuti molli e del parodonto.
Nella scienza medica odontoiatrica è definito come come una funzione involontaria priva di uno scopo.

Il bite in tal caso non solo evita il contatto tra i denti e le arcate durante il sonno, ma rieduca l’articolazione cranio e cervico-mandibolari.

Il coinvolgimento dei muscoli masticatori provoca nel bruxismo, come nelle malocclusioni, una contrazione forzata degli altri distretti muscolari, che comprendono le tempie, il collo e la zona cervicale, fino ad arrivare ai muscoli pettorali.
Per questo in tal caso possono manifestarsi acufeni, cioè ronzii e fischi nelle orecchie, capogiri quindi difficoltà nel mantenere l’equilibrio, e dolori mentre si mastica o si parla.
In tal caso una complicanza molto seria è il possibile blocco della mandibola, che in alcuni casi può essere risolto con manovre fisioterapiche, mentre in altri più gravi richiede un intervento chirurgico per essere rimessa al suo posto.

Il bite può prevenire anche questo evento allentando le tensioni muscolari, con un rilassamento che interessa fin dai primi giorni proprio le spalle, il collo fino ad alcune fasce muscolari del torace.

In caso di bruxismo, il bite svolge altre azioni benefiche, in particolare evita di rovinare lo smalto dei denti e di consumarli fino allo strato della dentina, che provoca la nota sensibilità ai cibi caldi e freddi.
Impedisce anche alle arcate di serrarsi e di provocare “spinte” sul parodonto.

Tale dispositivo correttivo, proprio perché riporta la postura al suo normale equilibrio, è indicato anche per ripristinare e migliorare le prestazioni sportive, non solo in termini di maggiore elasticità muscolare, ma anche per un incremento della forza e dell’energia da impiegare nell’attività amatoriale come in quella agonistica.

In altri casi questo dispositivo dentale removibile si utilizza dopo importanti interventi di ortodonzia, come in seguito all’applicazione degli apparecchi correttivi fissi, per favorire la stabilizzazione del risultato raggiunto.

Il bruxismo in particolare è molto diffuso nei bambini fin dalla prima dentizione, ma il bite non è indicato per loro in quanto non si è ancora stabilizzata la struttura ossea e spesso dipende da questioni emotive, tipiche dell’età infantile.
Nel caso, invece, sia necessario correggere un’anomalia nello sviluppo dei mascellari è consigliato anche dagli gnatologi dell’infanzia.

In commercio si trovano bite di misura “standard” in vari materiali, reperibili anche in farmacia, ma non sono paragonabili per qualità e risultati ottenuti a quelli prescritti dal vostro odontoiatra e costruiti su misura dall’odontotecnico dello studio.

La personalizzazione del bite che segue tutte le varie fasi dei progressi raggiunti è una garanzia di successo,oltre a rappresentare un manufatto di altissima qualità.

Il consiglio è quello di rivolgersi sempre a professionisti del settore, odontoiatri, gnatologi e altri medici di chiara fama, per essere certi che le cure che affronterete sono quelle più giuste per il vostro caso.

Sarete certi di poter nuovamente recuperare una postura corretta, che porterà nuovo benessere all’intero organismo.

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