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Collutorio: cos’è e qual è il migliore?

A cura di Redazione

Collutorio

Il collutorio è un prodotto in soluzione utilizzato come supporto e non in sostituzione ai normali metodi di igiene orale quali spazzolino, dentifricio e filo interdentale.

Il collutorio rappresenta dunque uno strumento importante per la prevenzione di carie, gengivite e alito cattivo, ma non è sufficiente per ottenere un’adeguata igiene orale, né tanto meno per rendere più bianchi i propri denti.

Un errore che fanno in tanti è quello di scrivere collutorio con due T. Il termine deriva dal latino “collutus”, ossia “sciacquare”, quindi nella lingua italiana la parola colluttorio è scorretta.

Quali sono gli ingredienti del collutorio?

Ingredienti comuni ai vari collutori sono ovviamente l’acqua ed i dolcificanti acariogeni, come xilitolo (che esplica anche una lieve attività antibatterica), sorbitolo, sucralosio e saccarina sodica. Talvolta, soprattutto nei collutori commerciali, ritroviamo anche una significativa quantità di alcool, usato soprattutto per esaltare il sapore del prodotto più che per le reali proprietà antibatteriche, particolarmente contenute alle concentrazioni usate.

Collutori medicati e collutori cosmetici

In linea generale, i collutori si possono distinguere in due categorie: collutori medicati (venduti solo in farmacia) e collutori cosmetici (venduti liberamente). I primi contengono sostanze chimiche a potente azione antibatterica (principalmente clorexidina), mentre nei secondi è preponderante la presenza di fluoro, che per la sua capacità di favorire la riparazione delle microlesioni dello smalto, è considerato un efficace agente contro la carie.

Esistono infine collutori naturali a base di oli essenziali, con potere battericida limitato.

Collutori alla clorexidina

Questi collutori sono prescritti per il controllo chimico della patina batterica. La clorexidina, infatti, rappresenta un agente antisettico molto efficace, perché in grado di distruggere tutti i batteri presenti nel cavo orale con un effetto prolungato. Non a caso, è considerata l’agente chimico disinfettante – antiplacca per eccellenza.

Il collutorio alla clorexidina deve essere usato solo per periodi brevi e nel modo corretto, poiché è una vera e propria preparazione farmacologica. Questo tipo di collutorio possiede proprietà disinfettanti molto alte ed è impiegato, soprattutto, per la prevenzione di infezioni del cavo orale dopo un intervento dentistico, cura di gengiviti e infiammazioni. L’uso del collutorio alla clorexidina non richiede prescrizione medica ma è meglio impiegarlo solo se consigliato dal dentista e rispettando a pieno le dosi e la durata della cura consigliate, poiché un uso continuato può avere effetti collaterali anche gravi, ecco quali:

Il corretto uso del collutorio

L’importante è scegliere il prodotto giusto per le esigenze del paziente e usarlo correttamente. Il collutorio va usato quotidianamente, due volte al giorno dopo aver lavato i denti con spazzolino e dentifricio e usato il filo interdentale. Occorre seguire sempre le istruzioni del dentista, soprattutto se si usa il collutorio alla clorexidina per problemi al cavo orale. Bastano solo 20ml di prodotto (quattro cucchiaini) senza diluirli e sciacquare la bocca per almeno 30 secondi.

Effetti collaterali

L’uso di collutori è generalmente privo di effetti collaterali, soprattutto quando si tratta di prodotti naturali e senza alcol. Tuttavia, sono emersi effetti sfavorevoli su pazienti che hanno utilizzato collutori contenenti sostanze chimiche come clorexidina per trattamenti di lunga durata.