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Denti bianchi: igiene orale e sbiancamento

A cura di Benedetta de Mattei

Denti bianchi: igiene orale e sbiancamento

Con il tempo i denti perdono la loro brillantezza e il primo passo per prenderci cura dei nostri denti è una corretta igiene orale.

Come curare al meglio la nostra igiene orale?

Di seguito alcuni semplici accorgimenti per avere denti puliti e una bocca sana:

  • Lavarli tre volte al giorno per eliminare efficacemente i residui di cibo, i denti andrebbero lavati dopo ogni pasto; se dopo pranzo non ci è possibile, sciacquarli almeno con l’acqua.
  • Spazzolarli nel modo giusto è importante spazzolare i denti con dei piccoli movimenti, dal basso verso l’alto nell’arcata inferiore e dall’alto verso il basso nell’arcata superiore , prima esternamente e poi internamente.
  • Cambiare lo spazzolino ogni 3 mesi quando le setole dello spazzolino iniziano a deformarsi la placca batterica viene rimossa meno efficacemente.
  • Pulire la lingua spazzolare delicatamente il dorso della lingua, da dietro in avanti, per eliminano batteri e residui alimentari.
  • Utilizzare un buon dentifricio che si adeguato alle proprie esigenze e sempre di buona qualità.
  • Usare il filo interdentale se usato correttamente aiuta a eliminare placca e tartaro laddove le setole dello spazzolino non riescono ad arrivare.

Ma quali sono gli alimenti e le sostanze responsabili dell’ingiallimento dei nostri denti?

Molte sostanze contribuiscono notevolmente all’ingiallimento dei nostri denti. Vediamo di seguito quali sono le principali:

  • tabacco
  • farmaci
  • caffeina
  • vino rosso
  • cioccolato
  • soia
  • mirtilli
  • liquirizia

Per ridare colore e brillantezza ai nostri denti esistono fondamentalmente tre rimedi:

Sbiancamento dentale professionale

E’ oggi uno dei trattamenti estetici più richiesti e può essere effettuato dal dentista con diverse tecniche, a seconda del paziente, garantendo un ottimo risultato in una o due sedute al massimo.

Sbiancamento dentale domiciliare

Esistono oggi in commercio numerosi kit per uno sbiancamento dentale fai da te(penne, mascherine, striscette, ecc). Sono efficaci ed economici, tuttavia i tempi di trattamento sono più lunghi.

Qualsiasi sbiancamento dentale non è definitivo e va ripetuto in genere dopo due anni; non sono inoltre trattamenti consigliati a tutti, e per questa ragione è importante consultare il proprio dentista di fiducia prima di procedere in tal senso.

Rimedi naturali

Ci sono poi i cosiddetti rimedi della nonna, in grado di smacchiare in superficie i nostri denti. Bisogna fare però attenzione a non utilizzare metodi troppo aggressivi che potrebbero danneggiarli.

Tra i rimedi casalinghi più efficaci ricordiamo:

  • La salvia. Sbianca, disinfetta e non ha controindicazioni. Prendere una foglia di salvia fresca e passarla, con l’indice, delicatamente sui denti con piccoli movimenti circolatori. Da fare non più di due volte a settimana.
  • La fragola. Riduce le macchie e rendi i denti più lisci. Tagliare a metà una fragola e passarla sui denti per qualche minuto. Sciacquare poi la bocca abbondantemente per eliminarne i residui. Da fare non più di due volte a settimana
  • Bicarbonato di sodio. E’ un ottimo sbiancante ma se usato impropriamente può erodere lo smalto dei denti perché altamente abrasivo. Diluirne un cucchiaio in un bicchiere d’acqua e sciacquare i denti. Da fare non più di due volte al mese.
  • Aceto di mele. Ha un’azione antibatterica e rende i denti più bianchi. Diluirne un cucchiaio in mezzo bicchiere di acqua e fare degli sciacqui.

Curiosità…

I residui di cibo non spazzolati dopo 12 ore si trasformano in placca, una pellicola trasparente di batteri che se non rimossa si trasforma in tartaro danneggiando i nostri denti