A cura di Redazione
Il problema
Le “foci dentali” denominati anche “focus”, sono patologie del cavo orale che possono causare malattie in altri organi o apparati. Sinonimi sono i termini focolaio e patologia focale.
Esse costituiscono una modificazione patologica locale del tessuto connettivo con formazione di materiale che non potendo essere eliminato determina uno stato di continua reazione sia circoscritta che sistemica, in seguito ad una rottura della barriera immunitaria locale.
Sempre di più lo specialista in odontoiatria oltre che trattare le malattie relative all’apparato stomatognatico, si inserisce, a pieno merito, fornendo importanti contributi, quale consulente anche per quelle patologie più complesse che interessano l’organismo intero, soprattutto se sono malattie croniche, recidivanti, con eziopatogenesi sconosciuta, insensibili e persistenti malgrado cure mediche considerate appropriate.
Solo dopo che le controregolazioni difensive sono diventate insufficienti, si manifesta l’azione a distanza del focus e solo in quel momento ha inizio la malattia focale. Il focus è quindi un processo patologico molto diffuso; potenzialmente tutte le persone potrebbero esserne portatori e, vista la gravità che ne potrebbe conseguire, si rende necessaria una loro individuazione, soprattutto nei ragazzi, in quanto è fondamentale prevenire future malattie in special modo quelle irreversibili: i superiori provocano disturbi psicosomatici e depressione mentre gli inferiori disturbano in particolare il cuore e l’intestino tenue.
Tra le altre conseguenze nefaste delle “foci dentali” si registrano patologie cardiovascolari (aterosclerosi, cardiopatia coronarica, patologie cerebrovascolari), diabete mellito, endocardite batterica, malattie dermatologiche quali psoriasi, dermatiti e alopecia, malattie polmonari, vasculiti, angioedema, patologie oculari quali l’uveite, patologie reumatiche (reumatismo acuto, artrite reumatoide), malattie renali (nefrite)
Nell’adulto, con l’aumentare dell’età i fonti odontogeni diventano più frequenti perché aumenta il numero di denti devitalizzati, estratti, curati e degli eventuali impianti.
Quando si parla di foci infettivi dentari si intendono, dunque, le infezioni odontogene croniche a carico della dentatura permanente; mentre si considera improbabile l’insorgenza di un fenomeno focale dalla dentatura decidua. In ambito odontoiatrico foci potenziali sono: denti devitalizzati che spesso danno origine a granulomi apicali, cisti, sinusiti, radici residue, denti inclusi, osteiti, medicazioni post chirurgiche, infezioni micetiche o batteriche, materiali dentali, impianti endossei, correnti galvaniche, tasche, parodontiti, occlusione non corretta.
CAUSE
Molteplici possono essere le cause di focus odontoiatrico, il quale può rimanere silente e asintomatico fin quando il sistema di difesa di quell’organismo lo consente:
- Infezione virale o batterica;
- Intossicazione esogena;
- Stress prolungato;
- Tossicità dei metalli;
- Disordine immunitario.
DIAGNOSI
Per individuare in modo preciso e specifico la presenza di focolai dentali si utilizzano metodiche manuali o strumenti bioelettronici al fine di individuare l’interferenza che essi causano sui circuiti di regolazione biologica dell’organismo.
LA CURA
La terapia delle infezioni croniche orali, in quanto potenziali foci, ha come scopo oltre la preservazione della dentatura anche la prevenzione delle patologie extraorali. Di seguito le principali “cose da fare” per prevenire e curare i “focus dentali”:
- Rimozione delle otturazioni in amalgama;
- Cure antibiotiche, in particolare in caso di endocardite batterica;
- Cure preventive: igiene orale ,uso di apparecchi dentali, alimentazione corretta, controlli periodici dello stato dei denti.