A cura di Benedetta de Mattei
Cosa si intende per malocclusione?
Per malocclusione si intende il mancato allineamento tra l’arcata dei denti superiore e l’arcata dei denti inferiore, per cui la bocca non si chiude correttamente.
Può essere di tre tipi:
- Malocclusione di prima classe, è la forma più lieve, dove l’occlusione è generalmente corretta e il problema risulta principalmente estetico (affollamento dentale, eruzioni su altri denti, rotazioni ecc).
- Malocclusione di seconda classe, è la forma più diffusa, dove l’arcata superiore è più sporgente rispetto a quella inferiore. Si divide in due sottotipi: prima divisone (caratterizzata da denti incisivi in proclinazione) e seconda divisione (caratterizzata da denti incisivi in retroclinazione).
- Malocclusione di terza classe è la forma più grave, dove l’arcata inferiore è più sporgente rispetto a quella superiore.
Alle tre classi si associano frequentemente altri tipi di malocclusione:
- Il morso profondo, in occlusione gli incisivi superiori coprono eccessivamente quelli inferiori. Si associa spesso alla seconda classe
- Il morso aperto, in occlusione si presenta uno spazio tra le due arcate dentali a causa del loro mancato contatto; questo avviene generalmente nella parte anteriore della bocca, per cui gli incisivi superiori e quelli inferiori non si toccano, ma può svilupparsi anche posteriormente, mono e bilateralmente.
- Il morso inverso (incrociato), in occlusione i denti superiori sono più arretrati rispetto a quelli inferiori. Può essere monolaterale (i denti combaciano in modo inverso da un lato) e bilaterale (i denti combaciano in modo inverso in entrambi i lati); posteriore (interessa i denti laterali) e anteriore (interessa i denti anteriori).
Quali sono le cause?
La malocclusione dentale può essere ereditaria o acquisita. Le cause principali sono:
- Fattori ereditari, quando viene tramandata geneticamente.
- Abitudine viziate, come suzione del pollice, utilizzo del ciuccio, mal posizionamento della lingua e respirazione orale.
- Interventi dentali mal riusciti come otturazioni o impianti dentali, che provocano difetti di masticazione.
- Perdita di denti permanenti che se non sostituiti creano uno squilibrio, alterando l’arcata dentale.
- Bruxismo, ossia l’abitudine a serrare i denti soprattutto di notte.
- Frattura mandibolare avvenuta in età infantile.
- Artrite reumatoide, raramente.
- Tumori della bocca e della mandibola.
Conseguenze
La malocclusione può scatenare diversi disturbi e compromettere le seguenti funzioni:
- masticazione
- deglutizione
- udito
- respirazione
- postura
Come curare la malocclusione?
Nelle problematiche di mal occlusione è importante intervenire tempestivamente e intraprendere, con il proprio dentista di fiducia, la terapia più opportuna.
I principali approcci terapeutici sono i seguenti:
- Interventi di ortodonzia attraverso l’applicazione di apparecchi specifici che in base al paziente saranno fissi o mobili.
- Correzione di abitudini errate, correggendo il mal posizionamento della lingua, eliminando le abitudini viziate (ciuccio, pollice) e utilizzando un bite nel caso di bruxismo.
- Estrazione dei denti, che provocano l’affollamento dentale.
- Intervento chirurgico, nei casi più gravi (generalmente difetti congeniti).
Curiosità…
I problemi di mal occlusione dentale si ripercuotono sul sistema posturale poiché l’apparato masticatorio è collegato ad esso attraverso il nervo trigemino.