A cura di Redazione
La sedazione cosciente, anche chiamata sedo-analgesia, è una tecnica anestesiologica. Essa viene utilizzata per provocare una condizione di rilassamento e controllo del dolore durante una procedura diagnostica o chirurgica. Il paziente – al quale vengono somministrati dei farmaci ansiolitici e antidolorifici – rimane cosciente ma completamente rilassato, non avvertirà dolore e non ricorderà nulla dell’intervento.
Si tratta della più innovativa e rivoluzionaria tecnica introdotta in Italia negli ultimi anni in Odontoiatria. Viene utilizzata durante le sedute d’igiene e anche in tutte le situazioni operative in cui il paziente avverta fastidio, ansia e/o voglia di sentirsi piacevolmente rilassato.
All’estero, principalmente negli Stati Uniti, in Inghilterra, Canada, Scandinavia etc., la sedazione cosciente con protossido d’azoto ed ossigeno è utilizzata regolarmente nel più del 50% dei pazienti e, soprattutto, anche nei bambini paurosi e reticenti, per lenire il dolore e togliere l’ansia.
La sedazione cosciente si utilizza per piccoli interventi chirurgici di solito accompagnati da anestesia locale che non necessitano di anestesia generale. Viene, inoltre, utilizzata per alcuni tipi di esami strumentali (come, ad esempio, le endoscopie) che possono risultare fastidiosi o minimamente dolorosi.
Lo scopo di questa tecnica non è quello di eliminare totalmente l’anestetico che, ove necessario, continuerà ad essere utilizzato, ma di aumentare la soglia del dolore così che il paziente possa avere un atteggiamento più positivo per le cure odontoiatriche.
I benefici della sedazione cosciente
La sedazione cosciente è una pratica controllata, sicura ed efficace che permette di superare lo stress odontoiatrico legato alla paura di portare a termine un intervento odontoiatrico.
Rappresenta, pertanto, la soluzione ideale per i pazienti odontofobici, cardiopatici ed ipertesi. Ma risulta ideale anche per gli epilettici, per i bambini poco collaborativi e per i diversamente abili a cui si evita l’anestesia generale. Infine è efficace per tutte quelle operazioni che preoccupano il paziente come l’implantologia dentale, la chirurgia etc.
Come si esegue la sedazione cosciente?
Prima della sedazione cosciente, l’anestesista responsabile della procedura controlla la storia clinica del paziente, che viene quindi visitato.
La sedazione si pratica tramite un ago cannula inserito endovena, che serve per la somministrazione dei farmaci. Durante la sedazione vengono costantemente monitorati i parametri vitali: frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, saturazione in ossigeno. Viene inoltre controllato ogni 5 minuti il livello di coscienza e risposta agli stimoli del paziente.
La sedazione cosciente viene effettuata con una miscela di ossigeno e di protossido d’azoto in percentuali personali. Attraverso una mascherina profumata e particolarmente confortevole, viene inalata e viene eliminata con la respirazione.
Tale miscela chiamata “aria dolce”, non è tossica né irritante, non viene metabolizzata dall’organismo. Inoltre è priva di qualsivoglia controindicazione ed adatta a qualunque paziente, sia adulto che pediatrico, in qualunque situazione operativa.
Il protossido d’azoto, essendo un gas molto volatile, viene eliminato nel giro di 2-3 minuti ed il paziente dovrà trattenersi in studio solo il tempo necessario per le cure e l’unica avvertenza da adottare è di non mettersi immediatamente alla guida.
Terminato l’intervento, il paziente rimane in osservazione per circa 2 ore; quando viene dimesso deve essere accompagnato da un familiare o un amico e deve impegnarsi a non guidare per l’intera giornata.
Complicazioni
Le complicazioni sono legate essenzialmente agli effetti collaterali dei farmaci somministrati. I rischi potenziali sono legati alla depressione respiratoria, all’inalazione di contenuto gastrico, a complicanze cardiache (aritmie, ischemia) e a reazioni allergiche. Tali complicanze sono però rare (circa 1 ogni 1000 pazienti) e sono in genere ben gestite.
La sedazione cosciente è sconsigliata alle donne in stato di gravidanza, sia nei primi tre mesi che nel terzo trimestre, in quanto c’è la possibilità che la sedazione favorisca il parto anticipato.
Anche in caso di difficoltà respiratorie, forti raffreddori, bronchiti croniche, sarebbe meglio evitarla in quanto potrebbe essere difficile da praticare. Fra le controindicazioni rientrano anche altre malattie gravi come broncopolmoniti acute, enfisema, sclerosi multipla, miastenia, ecc.
Il livello di sicurezza di questa tecnica è molto legato all’esperienza degli operatori sia nel valutare il paziente prima dell’intervento sia nell’eseguire la tecnica stessa in condizioni di sicurezza ed in ambienti adeguati.