A cura di Redazione
Ognuno di noi considera sani i propri denti, in virtù della cura quotidiana domestica e si dimentica di avere dei contatti frequenti con il proprio dentista. Ma il ruolo del dentista, oltre quello di curare, è anche quello di prevenire e di evitare al paziente l’insorgenza di problemi al cavo orale, come è ben riassunto dal noto detto “prevenire è meglio che curare”.
I vantaggi di check-up odontoiatrici regolari
Una regolare visita dal dentista ha dunque una serie di vantaggi di ampia portata, che consentono di prendere coscienza dell’importanza della salute dentale tramite un regolare appuntamento con il dentista.
In particolare, in termini di salute, si possono evitare i seguenti problemi:
- Carie;
- Tartaro gengivale;
- Gengiviti;
- Parodontite;
- Danneggiamento del canale radicolare;
- Una serie di altre malattie che possono solo peggiorare, qualora non si scoprono in tempo.
Una regolare visita dentistica comporta inoltre benefici “economici”: il risparmio finanziario che ne deriva è infatti significativo, poiché attraverso delle cure dentali regolari si prevengono quei problemi più gravi che sono noti per alti prezzi di trattamento.
Ogni quanto fare una visita odontoiatrica?
La raccomandazione è quella di fare una visita dal dentista ogni 6 mesi, due volte l’anno per ottenere che l’igiene orale abbia un effetto duraturo. Una regolare visita dal dentista è molto importante per ogni individuo, per completare quel processo di igiene orale che inizia “a casa nostra”, ma deve necessariamente continuare dal dentista. Durante la dieta quotidiana è infatti inevitabile che pezzi di cibo possano rimanere tra i denti e che sia molto complicato rimuoverli del tutto con il filo interdentale. Il dentista, attraverso la detartrasi (igiene orale) riuscirà a rimuovere ogni residuo e deposito rimasto tra i denti e potrà suggerire al meglio il paziente sulle opportune misure da prendere.
L’indagine ANCOD
Tra i risultati di un’indagine condotta da Key-Stone per conto dell’Ancod (Associazione nazionale centri odontoiatrici) che rappresenta le imprese della sanità privata attive nel settore delle cure dentali, in cui sono stati coinvolti circa 1600 italiani tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e la città di Roma con interviste telefoniche o via web, emerge come il 36% di chi nell’anno 2016 non sia mai andato dal dentista, ne aveva bisogno ma ci ha rinunciato. I motivi di tale rinuncia sono stati in primo luogo “economici”, in secondo luogo causati “dalla mancanza di tempo” e infine “psicologici”, ovvero dovuti alla paura di sedersi sulla poltrona dell’odontoiatra.
L’appuntamento regolare e programmato di visite odontoiatriche, anche in assenza di sintomi ed infiammazioni chiare, deve essere un’abitudine per la cura della salute dei nostri denti e gengive e tale consapevolezza deve prevalere sulla paura ingiustificata del dentista o su qualsivoglia altra resistenza dovuta alla mancanza di tempo o di denaro.